Ali Fouda...il poeta nascosto
(Ho scelto te, paese mio, per amore e volontariamente)
(Forse) molti di noi non sanno che la canzone (Ho scelto te, paese mio, per amore e volontariamente), composta e cantata dall'artista libanese Marcel Khalife, è una poesia del poeta palestinese Ali Fouda, che morì martire su uno dei marciapiedi di Beirut mentre distribuiva il giornale (Raseef 81) ai combattenti durante l'invasione israeliana delle terre del Libano e l'assedio di Beirut nell'estate del 1982.
Ali Fouda è nato nel villaggio di Qanir nel distretto di Haifa nel 1946. Durante la Nakba palestinese del 1948, quando aveva due anni fu sfollato con la sua famiglia nel campo di Janzour vicino alla città di Jenin I residenti del campo si trasferirono nel campo profughi di Nour Shams, vicino alla città di Tulkarem. All'età di sette anni perse la madre. Completò i suoi studi presso l'Istituto degli insegnanti di Huwwara (Irbid) e lavorò per diversi anni come insegnante. Giordania.
Ali Fouda pubblicò la sua prima raccolta di poesie, “Un palestinese come il filo di una spada”, nel 1969, seguita da altre quattro raccolte: “Poesie dagli occhi di una donna”; “L'ululato del lupo”; “Zingaro”; e "Pubblicazioni di erbe segrete". Ha pubblicato anche due romanzi: “Il buon palestinese”; E “bastone dalla forca”.
Ali Fouda era un poeta ribelle e nel 1981, in segno di protesta contro la situazione culturale ufficiale palestinese, pubblicò la rivista (Raseef 81) con il suo amico, lo scrittore Rasmi Abu Ali (13/01/1937 - 8/01/2020), nelle cui pagine ho avuto l'onore di pubblicare una mia poesia. A metà agosto 1982, al culmine dell’intensificarsi del bombardamento israeliano su Beirut, Ali Fouda stava distribuendo la rivista “Raseef 81” ai combattenti di Ain Al-Mreisseh, quando una bomba gli cadde addosso, ferendolo gravemente, e lui fu martirizzato giorni dopo. Molti scrittori che all’epoca lo accompagnarono a Beirut dissero che era “uno dei pochi a leggere le lamentele che scrisse su di loro prima della loro morte, poiché il suo martirio fu annunciato mentre era in vita”.
La pace sia sulla tua anima, o poeta combattente, le tue azioni sono state fedeli alle tue parole...
Giornale settimanale Nabd Al-Shaab, redattore capo, Jaafar Al-Khabouri